Articoli taggati pittura
Bellezza se-ducente
Un evento si può osservare da infinite prospettive. Qual è quella da cui guarda l’artista quando si ritrova spettatore delle sue opere? Non vi è alcun dubbio: anche l’artista fruisce come tutti noi della sua creazione. Essa diviene un’opera aperta anche per lui. Ma egli sa qual è il dettaglio che restituisce al finito le infinite potenzialità della visione? Sa in quali maglie si cela ciò che in fotografia Barthes ha chiamato punctum1? L’osservatore infatti di fronte a un’immagine essenziale -e quella pittorica lo è in modo più evidente – avverte qualcosa che lo trafigge, una puntura … Continua a leggere »
De Chirico e i volti della metafisica
Giorgio de Chirico torna a Genova dopo venticinque anni dalla mostra del 1993 che segnava la rinascita della città con il restauro di Palazzo Ducale. Altrettanto simbolicamente il Pictor Optimus compie, a quarant’anni dalla morte e nel centenario del suo discusso e apparente volte-face nei confronti del periodo metafisico, l’ennesima tappa di un viaggio senza fine.
La scelta di un percorso tematico, piuttosto che cronologico, attraverso stanze metafisiche in cui passato presente e futuro sono trama dell’eterno, segna la cifra esistenziale ed estetica che la mostra intende percorrere con passaggi apparentemente enigmatici. Il viaggio e il ritorno sono termini … Continua a leggere »
Impoeticamente corretto
«…Poeticamente abita l’uomo…» era il titolo del saggio di Heidegger che riprendeva un verso di Hölderlin, ma in realtà il Mago di Messkirch1 pensava all’abitare impoetico. Un abitare che non ha soltanto a che fare con l’interno architettonico delle nostre abitazioni ma con quello spazio più grande in cui viviamo e in cui involontariamente siamo stati gettati: il Grande Interno che tutti accomuna e che chiamiamo Terra.
Accade però che di questo abitare impoetico pochi siano consapevoli, di questa frattura con la natura pochi conoscano il vero significato, di questo stordito modo di appropriarci … Continua a leggere »
Arcimboldo
Nei modi suoi propri -e quindi palesi, visibili, materici- l’arte figurativa è sempre stata compagna delle grandi narrazioni filosofiche, religiose, scientifiche. C’è un artista che di sé e della propria opera ha fatto un’espressione tra le più riuscite e originali di questo incrocio di forme estetiche e concettuali: Arcimboldo. Nato a Milano nel 1526, fu tra i protagonisti della vita di corte degli Asburgo a Vienna e soprattutto a Praga, prima di tornare nella sua città, dove morì nel 1593.
Il XVI secolo è quindi il tempo di questo artista visionario, lieve, ironico, che due autoritratti descrivono compiutamente. Il primo … Continua a leggere »
Lorenzo Lotto
Introduzione
Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556) è uno dei più interessanti pittori del Rinascimento, sebbene non sia celebre come altri suoi colleghi. Un intellettuale introverso, molto più legato ai suoi ideali e alla tradizione popolare che non alle novità, giudicate insincere. Non uno che inseguiva il successo a tutti i costi, non uno che seguiva la moda, non uno che accettasse compromessi. E così, mentre le scene importanti e remunerative come Roma e Venezia erano calcate da altri (Michelangelo, Raffaello e Tiziano, per esempio), lui trovava modo di esprimersi -e spesso arrabattarsi- in provincia.
Ciò non vuol dire … Continua a leggere »
Dalì. L’esattezza della mente
Che cosa accade quando sogniamo? Il mondo comincia a diventare liquido, i legami a sciogliersi, gli eventi a penetrare l’uno nell’altro come se la materia fosse aria, colore, forma e la sua sostanza si disvelasse finalmente per quello che è: illusione. Dalì ha dipinto anche questo farsi sogno del mondo e lo ha fatto con una consapevolezza che nulla -davvero- ha del sognare. Dalì intendeva «contribuire all’assoluto discredito del mondo reale» raffigurando con esattezza i pensieri, le euforie, i ritmi, la morte. Dipingendo il tempo, coi suoi orologi liquidi, deformi, -quelli che compaiono ne Il giardino delle ore (1981) … Continua a leggere »