Articoli taggati Giusy Randazzo

N. 4, ottobre 2010 – La bellezza

La bellezza non sta soltanto negli enti -paesaggi, opere, persone- e non abita soltanto negli occhi di chi guarda. La bellezza è un rapporto tra la mente e le forme da cui traspare il vero come interpretazione più adeguata del nostro stare nel Mondo, del nostro essere Terra. Lo si vede, nella molteplicità della sue rappresentazioni, anche negli articoli di questo numero di Vita pensata.

L’armonia geometrica della sezione aurea; la pittura di Antonio Calderara; il bisogno di senso espresso dalle teodicee e dalla matematizzazione del mondo; le feconde contaminazioni tra musica, cinema, teatro; il fascino molteplice delle donne … Continua a leggere »

Settimana filosofica 2010

Filosofando fra il Piave e le Dolomiti

Dal 20 al 26 agosto di quest’anno, alcuni di noi (fra i quali i due promotori di questa rivista) hanno riprodotto un’esperienza ormai più che ventennale: “le vacanze filosofiche per non…filosofi”. Un po’ da tutta Italia (dalla Sicilia alla Lombardia, dal Lazio alla Liguria) ci siamo dati appuntamento in un albergo di Nevegal, fra i boschi del bellunese, per riflettere sul tema della libertà: una scelta, se non ‘obbligata’ (sarebbe forse un po’ paradossale), certo logicamente consequenziale dopo le precedenti vacanze dedicate al potere.
 Ciascuno dei quaranta partecipanti (di cui solo una sparuta … Continua a leggere »

Le donne ateniesi

Tucidide nelle sue Storie riferisce il discorso che Pericle rivolse agli ateniesi nel 461, un anno dopo l’inizio della guerra con Sparta, per commemorare i caduti in guerra. La polis viene presentata come il paradigma della democrazia.

Noi abbiamo una forma di governo che non guarda con invidia le costituzioni dei vicini, e non solo non imitiamo altri, ma anzi siamo noi stessi di esempio a qualcuno. Quanto al nome, essa è chiamata democrazia, poiché è amministrata non già per il bene di poche persone, bensì di una cerchia più vasta1 .

La democrazia, dunque, è amministrata per il … Continua a leggere »

The Man from Earth

Una storia sorprendente non è quella inventata dal nulla, ma quella che spinge i confini del reale sin dove non sfiorano asintoticamente il nulla stesso. Non è la creazione che sorprende –perché la creazione è mistero- ma la possibilità dell’impossibile che la ragione umana -reale divinità- dimostra possibile. La storia sorprendente è quella che rende il massimamente estraneo familiare, nel significato inglese, però, che non permette l’accezione di amichevole, ma soltanto di conosciuto. The man from Earth è un film indipendente del 2007, scritto da Jerome Bixby e diretto da Richard Schenkman. mai approdato nelle sale italiane. Inizia e … Continua a leggere »

Donne finte e donne vere

Immaginate di svegliarvi tutte le mattine con uno splendido marito accanto che è anche un gran bell’uomo e che non russa neppure, di essere ricche, bellissime, di avere un lavoro che vi consente di guadagnare e di non timbrare il cartellino, -perché siete scrittrici note- e di avere degli amici sinceri, saggi, anche loro ricchi e sempre disponibili, persino a venirvi incontro nelle vostre esigenze lavorative, persino pronti a sostenervi e a condividere le vostre inquietudini anche quando prendete istantanee decisioni che fino al giorno prima neanche si profilavano all’orizzonte. Certo è difficile poter spingere l’immaginazione così oltre. Eppure non … Continua a leggere »

Per arrivare al Caos che caos!

Se qualcuno nutrisse il desiderio di sapere quale sia stata la ventura delle ceneri di Pirandello, bisognerà che legga l’agile libretto di Roberto Alajmo. Intitolato per l’appunto Le ceneri di Pirandello, il breve testo è ben illustrato da Mimmo Paladino come si trattasse di una favola per adulti consapevoli del potenziale destino tragicomico che sta in agguato alla morte di ciascuno. E in effetti era proprio l’obiettivo originario dell’autore quello di scrivere un libro più vasto per indagare «su quel che ci aspetta dopo la morte» (p. 7)

«L’anima, per quanto mi riguarda, è libera di fare quello che … Continua a leggere »

N. 3, settembre 2010 – L’individuo, la società

L’intera esistenza umana poggia su equilibri assai sottili e pronti a spezzarsi. Anche per questo vivere non è un’impresa facile. La dinamica tra individuo e comunità è una delle più complesse. È infatti sempre possibile che l’una dimensione prevarichi sull’altra. Nelle società e nelle epoche dove domina l’identità il rischio è che il libero esplicarsi della persona venga soffocato dalla potenza delle regole e degli apparati. Dove e quando, invece, prevale la differenza è lo stesso tessuto sociale a trovarsi in pericolo. Il gioco tra identità e differenza, tra il singolo e il tutto, è dunque fondamentale affinché la … Continua a leggere »

Kubrick. Va in scena la fotografia

Diciassettenne, Stanley Kubrick venne assunto dalla rivista , per la quale realizzò dei servizi fotografici che testimoniano della precocità di uno sguardo che attraverso le immagini -immobili o in movimento che siano- è stato capace di cogliere il segreto della vita e delle cose e trasformare il quotidiano in epica. Come per i film, i temi sono i più diversi ma in tutti è assolutamente riconoscibile uno sguardo che disvela, una forza veritativa che coglie l’enigma dentro persone, fatti, oggetti, situazioni, e tale enigma sa portare alla luce, letteralmente. Il gioco delle luci e delle ombre è infatti già cinematografico, … Continua a leggere »

Oltre i confini dell’Isola

Quando un uomo, da solo sul palcoscenico, riesce a gestire più di due ore di spettacolo, facendo ridere, riflettere, sognare e a volte anche commuovere, è chiaro che si ha davanti quello che Albert Camus definiva l’eroe dell’assurdo: colui che è in grado di vivere più vite possibili senza escatologiche illusioni. Il che non è una rinuncia o una mancanza, piuttosto una ricchezza, consistente nel voler vivere questo tempo “disteso”, che è proprio dell’essere umano, in tutta la sua profondità, senza nulla concedere al caduco. Così ogni istante diventa kairós, pregno del tempo che siamo. Gianfranco Jannuzzo, in Girgenti amore Continua a leggere »

La filosofia come genere letterario

Giorgio Colli indaga nel testo La nascita della filosofia il mistero che ne avvolge le origini, con una logica discorsiva che non lascia scampo al dubbio.  Capovolge la ricerca, rendendo l’ovvio, a cui siamo legati tradizionalmente, un’erma bifronte il cui altro volto risulta parimenti plausibile. La filosofia viene intesa, sì, come “amore della sapienza”, tendenza verso quanto non si possiede ancora, ma non è una sapienza di là da venire, piuttosto già avvenuta e già tramontata.

 

«Amore della sapienza non significava infatti, per Platone, aspirazione a qualcosa di mai raggiunto, bensì tendenza a recuperare quello che già era … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto Giovanni Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2024 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

Free hit counters