Temi
Sullo statuto del presente: ontologia e storia
I Il presente: ontologia
Esse cognoscere aude. Metafisica vuol dire anche coraggio, il coraggio di conoscere l’essere, di non fermare il corpomente né alla concretezza dell’empiria né alle consolazioni della trascendenza, per volgere invece la persona verso l’universale che emerge, traluce, abita gli enti. L’universale che sta prima e dentro di loro senza costituire un assoluto, una volontà, un mistero.
Un’ontologia coerente oppone anzitutto la ovvia precedenza dell’essere rispetto alla conoscenza dell’essere, il quale è conoscibile anche attraverso l’intuizione intellettuale, che invece l’empirismo, Kant e il pensiero postkantiano escludono. Uno dei fondamenti della tesi che la realtà nella … Continua a leggere »
Un capitolo dilemmatico dell’africanismo: la Poornography
Ci sono momenti e fasi, nella storia della cultura, in cui la ricerca dell’originalità può risultare stucchevole, o proterva, o finanche ingiuriosa. Fasi in cui l’ascolto è l’atteggiamento più sano: sia sotto il profilo della comprensione, che, insieme e inscindibilmente, sotto quello etico e politico. L’Europa ha già conosciuto una straordinaria epoca di ascolto, il Rinascimento, quando le voci dell’antico – che in verità non si erano mai perse del tutto– ritornarono in maniera potente, fluviale, pervasiva e, oggi lo sappiamo, conducendo con sé un senso tragico dell’esistenza ben lontano da ogni classicismo pacificato e aulico (e questo senso … Continua a leggere »
Time Flies Over the Cuckoo’s Nest
À Bruno
Certes pas deleuzeuze (deleuziste? Un zeste)
Tout le temps hors de second
[pluriel(s) espacé(s)]
0.
Two theses: Time-driving desire is productive, not representational; Desire-driven world as a non-totalizing horizon explains something like psyche (and humanity), not vice-versa.
One double task: In an age in which the post-human, after long looming, is appearing, philosophy and ‘human’ sciences need each other in order to step toward temporal errantry in its post-human configuration; and to get able to have fruitful exchanges with arts.
Several goals: to gain insight into how the pathologies of dead time – accurately described but poorly understood … Continua a leggere »
Limiti del cosmopolitismo e ritorno al concetto di nazione
1
La concezione “nobile ma imperfetta” del cosmopolitismo, come l’ha chiamata Martha Nussbaum nel suo ultimo lavoro1, deve farci riflettere sul perché un modello nobile, nato in epoca stoicista allo scopo di promuovere la pace ed utilizzato in epoca contemporanea per arginare il ripetersi dei conflitti bellici, abbia invece affossato la sovranità nazionale e fatto perdere di vista quella considerazione della sovranità popolare, così tanto necessaria per lo stare insieme come società. La pandemia in atto, come dicono molti osservatori, oltre a far crollare i falsi miti della globalizzazione, sta spingendo verso un recupero dei concetti di sovranità … Continua a leggere »
Annotazioni sul presente
I Che cosa significa pensare?
La domanda è la partitura fondamentale del pensiero filosofico occidentale: dal socratico ti estì al dubbio cartesiano, dalla critica genealogica nietzscheana all’heideggeriana Frage nach dem Sein, la filosofia si è sempre posta domande. Alcune di esse sono rimaste insondate, ancora cariche di preziose prospettive. All’interno di questa storia non sono però i nomi o i contenuti filosofici di ciascun pensatore a contare in ultima istanza; così come non contano i molteplici orientamenti filosofici di cui oggi tanto si dibatte.
Ciò che conta è invece la domanda. Essa è l’atteggiamento metodologico fondativo del pensare, di … Continua a leggere »
Metafisiche contemporanee
Introduzione: la filosofia è una scienza?
La discussione sullo statuto della filosofia non è né metafilosofia né filosofia della filosofia. Non la prima poiché non si dà alcun luogo oltre la filosofia dalla quale essa possa venire osservata. Non la seconda (formula proposta da Timothy Williamson) perché si tratta di un’espressione contraddittoria in quanto intenderebbe analizzare lo statuto generale di un sapere a partire da alcuni dei suoi particolari contenuti. Si può dare, come osserva Luca Illetterati, una filosofia della biologia, una filosofia della storia, una filosofia della mente ma non una ‘filosofia della filosofia’. La discussione sullo … Continua a leggere »
Astrazione, violenza, colonia. Una nota su Eboussi Boulaga
Stretta è l’alleanza, nella filosofia africana contemporanea, tra pensiero e narrazione. La letteratura conserva spessore di senso all’empirico, ne impedisce la sterilizzazione da parte di istanze filosofiche che nell’ambiguità dell’universale – persino nella sincera condivisione di lotte volte all’emancipazione, come nel pensiero femminista – occultano la duplice prassi, epistemica e politica, del dominio del particolare sul particolare. Privo di questa custodia della consistenza e dei diritti dell’empirico, il pensiero africano si sottrarrebbe alla possibilità d’esistere proprio in quanto pensiero africano; se la narrazione, nel suo peculiare fatto, non tenesse insieme, inscindibili, la concreta storicità dell’evento, la sua … Continua a leggere »
Nuovi diritti per i minori: la Legge 71/17 di prevenzione e contrasto al cyberbullismo (II parte)1
[La prima parte di questa analisi è stata pubblicata sul numero 21 – gennaio 2020 di Vita pensata]
- Dentro la legge sul Cyberbullismo.
Una recente ricerca dell’UNICEF2 condotta in più di 30 Paesi a livello globale evidenzia che il cyberbullismo tra pari si manifesta in misura sempre più rilevante: un ragazzo su tre dichiara di esserne stato vittima e uno su cinque di aver perso dei giorni di scuola a causa delle prevaricazioni on-line. I 170.000 ragazzi – tra i 13 e i 24 anni – che hanno partecipato al sondaggio, alla domanda su chi potesse … Continua a leggere »
La storia della scienza nella scuola di Milano
1 Al termine della Seconda Guerra mondiale, dopo la tragedia del fascismo, di due eserciti di occupazione sul territorio nazionale, il riscatto della Resistenza e la conseguente conquista della libertà e della Repubblica il clima politico e culturale del Paese era in uno stato di notevole effervescenza e l’impegno degli intellettuali concentrato a promuovere un rinnovamento della cultura nazionale improntato ai nuovi valori della democrazia.
Una tale esigenza era naturalmente sentita dagli appartenenti alla Scuola di Milano e con quella maggiore intensità e motivazione che nasceva dalla scelta di molti di loro di dedicarsi integralmente alla ricerca e all’insegnamento … Continua a leggere »
Il rispetto e la cura. A partire dai Greci
I.
Nell’Etica Nicomachea (1094 a 2 ss.) e altrove, Aristotele ha affermato che il bene si può definire come il fine verso cui ogni ente, per natura, tende1. Indubbiamente, l’essere degli enti si declina in molti modi, sicché anche il bene si declina in molti modi, tanti quanti appunto sono i modi dell’essere2. Occupandoci in questa sede dell’uomo, faremo riferimento principalmente al bene umano, dunque alla natura dell’uomo, che costituisce l’implicito fondamento del pensiero etico aristotelico. In estrema sintesi, Aristotele mostra in più occasioni che la natura dell’uomo è razionale – nel senso che … Continua a leggere »