Temi

L’ère du totalitarisme sanitaire et les corps à libérer

 

Le corps et la santé au centre d’une politique de contrôle

Dans le récit dominant qui se déroule depuis deux ans, le corps semble être devenu un objet à utiliser et à consommer par les politiques mises en place pour lutter, disent-ils, contre l’urgence Covid 19.
De temps en temps, face à des vagues et des variations toujours nouvelles, le corps humain, de sujet d’autodétermination individuelle, devient avant tout un sujet à emprisonner, puis un sujet à soumettre à une expérimentation continue, et enfin un sujet à contrôler au moyen d’un douteux pass sanitaire sans aucun valeur sanitaire.… Continua a leggere »

Corpi, sacrifici e filosofia nella Grecia antica

 

Mi occuperò, in questa sede, dell’ambito ellenico, con riferimento in particolare all’epoca della nascita della filosofia, per quanto anche con alcune premesse relative alle epoche antecedenti. Cercherò soprattutto di collegare il tema del sacrificio, che non è sicuramente uno dei più “praticati” in ambito filosofico, alla nascita della nostra disciplina, per mostrare come fra questi due contenuti vi sia, a mio avviso, un rapporto non di prevalente continuità, ma di discontinuità. Per farlo, tuttavia, saranno necessarie alcune riflessioni preliminari.
Direi innanzitutto che il sacrificio – nonostante una definizione univoca del concetto sia assai difficoltosa –, in pressoché tutte le … Continua a leggere »

Tornino i corpi. Considerazioni sulla vita dimidiata

 

Euristica della presbiopia

Sfuggente e asincrono è il funzionamento del linguaggio pubblico. Quando si parla di qualcosa vuol dire che non c’è ancora o non c’è già più; quando questo qualcosa si intronizza al centro della società e diventa preponderante si smette invece di vederlo e di pronunciarne il nome. Per far apparire il costrutto concettuale “dieta mediterranea”, ad esempio, si è dovuto aspettare che scomparisse o comunque che smettesse di essere la nostra ovvia alimentazione; quando Marcuse, a metà anni Sessanta, parlava dell’unidimensionalità della nostra epoca lo faceva in un tempo che visto dall’oggi (in cui di unidimensionalità non … Continua a leggere »

The mind-body problem in phenomenology and its way of overcoming it

 

The problem of the relationship between mind and body is central to Western philosophy, at least starting from Descartes and up to now1. Descartes framed this problem in terms of the relationship between the certainty of the inquiring subject of being a thinking substance (res cogitans) and the possibility of doubting about the existence of the material world (res extensa) and, with it, of that part of the world that contingently appears to be the inquiring subject’s body. Currently, in the contemporary philosophy of mind and cognitive science, the mind-body problem comes into … Continua a leggere »

(Tre) corpi al margine del caos

 

Come è noto, il Tre è spesso considerato il numero perfetto da diversi punti di vista: dal punto di vista matematico costituisce la sintesi del pari (due) e del dispari (uno); dal punto di vista esoterico è il simbolo della Grande Triade (Cielo, Terra, Uomo); infine, dal punto di vista religioso, rappresenta la perfezione divina (si pensi alla Trinità del Cristianesimo o alla Trimurti induista). Pochi forse sanno, però, che allo stesso tempo il tre rappresenta anche la soglia dell’imperfezione, il numero magico che ha condotto la fisica moderna al confine tra ordine e disordine, in quella … Continua a leggere »

Cura e autenticità: dal solipsismo heideggeriano alla previetà comunionale mazzarelliana

 

Negli ultimi anni, nell’ambito dei suoi studi su Heidegger, Eugenio Mazzarella ha tentato di decostruire dalle fondamenta l’analitica esistenziale sviluppata dal filosofo tedesco in Essere e tempo ponendo in luce una intrinseca e strutturale contraddittorietà. A differenza delle critiche di alcuni predecessori1 – che hanno cercato di opporre il proprio sistema teoretico a quello heideggeriano, respingendo in toto la sua opera nella sua stessa strutturale costituzione – quella del filosofo napoletano è piuttosto una “revisione” e “correzione” della struttura ermeneutico-fenomenologica che sta alla base dell’opera del ’27.
Il fulcro fondamentale su cui si basa tale revisione è l’esito … Continua a leggere »

Apollo / Forma

 

Il μῦθος è la forma più certa e più concreta di immortalità, è il racconto che perpetua immagini, idee e strutture della vita individuale e collettiva, è la potenza della memoria condivisa, del perenne desiderio di gaudio, della consapevolezza tuttavia del limite che intride ogni vita, sempre.
Se a partire da Creta e da Micene l’arte greca appare gioiosa e colma di pienezza; se ad Atene dopo i tre giorni dedicati alle rappresentazioni tragiche, un quarto era consacrato sempre alla commedia, è anche perché gli dèi greci «amano il riso: che vantaggio ci sarebbe a governare il mondo nell’afflizione … Continua a leggere »

Dalla tragedia al sillogismo: evento e forma

 

Apollineo e dionisiaco rappresentano, secondo un collaudato cascame ermeneutico, uno dei principali portati de La nascita della tragedia1. Nell’ispida asciuttezza del testo, sembra quasi che l’oggetto della contesa filologica, in nuce interpellata come istanza filosofica, si faccia spazio come linguaggio che, nominando la forma come estetica, venga al contempo da essa stessa formato. A partire da ciò, in questo contributo saranno indicate alcune tracce tematiche per mostrare come ciò avvenga non già per ragioni congiunturali o manieristiche, ma proprio in risonanza della domanda-conflitto cui l’oggetto del discorso tende: che rapporto sussiste tra l’estetica e la forma? Lo … Continua a leggere »

Après la pandémie, repenser l’éthique et l’esthétique du voyage, comme expérience humaine fondamentale

 

Introduction

La question qui circule souvent dans notre esprit et dans les discours avec les autres, en cette période, est la suivante : « Quand tout cela finira-t-il » ? Parce que comme toutes les tragédies humaines, les guerres, les catastrophes, les maladies, le Covid-19 finira aussi, et avec lui tout le fardeau des morts, de la souffrance, de la destruction économique d’appareils étatiques entiers, de la peur même de vivre. Dans ce temps suspendu où nous vivons est réconfortant de lire des mots comme ceux de la critique de cinéma Stephane Zacharek, que dans un article sur le … Continua a leggere »

Ontologia ed Estetica

 

In filosofia le domande che vengono poste sono fondamentali. In uno dei suoi saggi più difficili ma anche più interessanti, Heidegger comincia a interrogarsi sull’arte e sul rapporto che quest’ultima intesse con le cose: in che senso l’opera possiede essenzialmente il carattere di cosa?
Per rispondere a questa domanda Heidegger si appella al metodo fenomenologico. Infatti, quando si chiede come sia possibile evitare che il concetto abituale di cosa, ossia ciò che noi pensiamo che la cosa sia, possa comprendere la cosa al punto tale da far svanire la sua essenza (che non è di certo pensiero), Heidegger risponde … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto Giovanni Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2024 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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