Temi
Religione filosofica versus religione popolare. Nota su un passo della tesi di laurea di Marx
C’è un passo della tesi di laurea di Marx (Differenza tra le filosofie della natura di Democrito ed Epicuro, 1841) che offre l’occasione per ripercorrere certi dispositivi di discorso tipici di quella filosofia che sin dalle sue origini intende sostituire una propria teologia a quella più tradizionale e popolare: «La filosofia, finché una goccia di sangue pulserà nel suo cuore assolutamente libero, dominatore del mondo, griderà sempre ai suoi avversari, insieme a Epicuro: “empio non è chi rinnega gli dèi del volgo, ma chi le opinioni del volgo applica agli dèi”. La filosofia non fa mistero di ciò. … Continua a leggere »
Intervista a Margaret Doody
Giusy Randazzo: Professor Doody, your novels have an enormous success not only because they deal with gripping mystery stories but also because the reader feels culturally enriched from the reading who, at first, unconsciously becomes in almost no time at all a little expert of the Athenian daily life of the IVth Century A.D. How did you get the idea of using detective Aristotle in the series of mystery stories?
Margaret Doody: One spring evening in Oxford I was reading quickly through Aristotle’s Rhetoric, in preparation for talk with MA student later in the week. When I at … Continua a leggere »
Le radici dell’inconscio
Nell’immaginario comune siamo soliti pensare al concetto d’inconscio come a qualcosa la cui scoperta risale più o meno agli albori del secolo scorso, con la nascita della psicologia del profondo. In realtà, sarebbe quantomeno doveroso prendere in considerazione un filo invisibile che partendo da Leibniz passi attraverso Wolff, Kant, Schelling, Schopenhauer, Karl von Hartmann e, naturalmente, giunga fino a Sigmund Freud. Come sappiamo, la formulazione di un concetto è sempre posteriore alle idee che ne presuppongono la genesi e anche per quanto riguarda l’inconscio le cose non stanno diversamente. Si dice, addirittura, che il primo a parlare di quello che … Continua a leggere »
Università sotto tiro. Miti e realtà del sistema universitario italiano (I parte)
È da un po’ di tempo che l’università è oggetto di discredito da parte dei mass media e della classe politica; se fosse per quest’ultima non ci preocuperemmo molto, visto il pulpito da cui viene il bias1imo. Ma l’opinione pubblica, influenzata da una insistente pubblicistica e dall’informazione di massa, sembra aver assimilato alcuni stereotipi negativi. E pare che la causa principale del malessere dell’università sia stato ormai identificato nelle prepotenze e nelle pratiche perverse dei cosiddetti “baroni”. Ora che la riforma del Ministro Gelmini è stata approvata, vale la pena riflettere sui problemi di fondo che ha di fronte l’università … Continua a leggere »
Alfabeta e analfabeti
Una delle caratteristiche meno percepite del baratro nel quale l’Italia va precipitando è l’uso delle parole non per comunicare ma per nascondere. Un caso evidente è quello dell’Università, per la quale da anni si parla di autonomia e dove invece il governo centrale -il ministero attualmente retto da Gelmini ma soprattutto il Tesoro di Tremonti- decreta, stabilisce, condiziona e soffoca. Il primo strumento di questa strategia è ovviamente il danaro, l’erogarlo, il rifiutarlo. Nell’autunno del 2009 un decreto ha imposto agli Atenei una decurtazione pari al 30 per cento del Fondo ordinario di finanziamento. Il che ha comportato l’immediata riduzione … Continua a leggere »
Sulla consulenza filosofica (II parte)
(Continua dalla I parte)
PARS COSTRUENS
(in cui è implicita una pars destruens)
Definizioni tra possibili definizioni
La consulenza filosofica è un dialogo che avviene tra un filosofo e un’altra persona, che, di norma, chiede di essere aiutata a risolvere una situazione problematica della sua vita.
Il filosofo è, orientativamente, colui che ha una posizione di ricerca consapevole, aperta e continua su di sé e sul mondo, avendo alle spalle, come bagaglio, lo studio e la pratica della filosofia. Il filosofo che offre una consulenza si impegna in un dialogo con il consultante senza impiegare una tecnica … Continua a leggere »
Fonti, modelli e strumenti della storiografia della scienza
Il fenomeno scientifico è caratterizzato dalla complessità e dalla molteplicità degli elementi che intervengono e lo determinano. Cercare di comprenderlo e di ricostruirne la storia implica necessariamente uno sforzo di padroneggiamento dell’articolazione e, nello stesso tempo, dell’unitarietà di tali eventi. Il progetto di una ricerca, il suo avvio e la sua implementazione, i dati che in essa vengono raccolti e la loro interpretazione, la sintesi finale e la sua eventuale generalizzazione teorica si collocano in particolari contesti culturali e pratici e dipendono da un numero assai elevato di elementi, che vanno dall’influenza di teorie scientifiche e filosofiche alle procedure utilizzate, … Continua a leggere »
Simbiosi, informazione, postumano (II parte)
(Continua dalla I parte)
La mappatura del genoma ci pone in una situazione in cui oggetto e soggetto si confondono. Anzi, se l’oggettivazione fosse, come si vorrebbe, completa, il soggetto rischierebbe di sparire del tutto, con conseguenze bizzarre e forse crudeli. Il soggetto, del tutto appiattito sull’oggetto, anzi divenuto puro oggetto, somiglierebbe a colui che in piena consapevolezza si vede precipitare in un burrone senza poter far nulla per impedirlo: per esempio potrebbe sapere in anticipo che sta per cadere preda di una malattia grave, senza poter fare nulla per evitarla. Come negli incubi dove non si riesce … Continua a leggere »
Sul morire. Intervista a Ines Testoni
Giusy Randazzo: Il nuovo secolo sembra stia riscoprendo la centralità della morte nella vita delle persone e nella cultura. Sicuramente il Master Death Studies & the End of Life, da lei diretto e promosso dalle Facoltà di Scienze della formazione, Psicologia, e Medicina dell’Università di Padova, si inscrive a pieno titolo in questa renaissance. Il fenomeno è collegato al fatto che finalmente anche in Italia è stata approvata la legge 38 del 2010 che riconosce l’importanza del benessere anche nella terminalità e per questo sono stati attivati molti master in palliazione. Come si colloca questo percorso nel nuovo … Continua a leggere »
Segno
Poche parole sono polisemantiche come questa: “segno”. Con essa ci si riferisce infatti a contenuti e significati assai diversi, plurali e tuttavia convergenti sulla base del fatto che un segno è qualcosa -qualunque cosa- che sta per qualcos’altro. Peirce esprime con chiarezza questa sua natura: «something which stands to somebody for something in some respect or capacity»1. Tutto è quindi segno, o tutto può diventarlo se viene interpretato da qualcuno come un indicatore di qualcosa. Morris ha ragione a ritenere che «la semiotica non ha a che fare con lo studio di un tipo di oggetti particolari, ma … Continua a leggere »