Temi

Narcisismo samaritano: la forma mentis del progressista neocristiano

 

Abstract
Con l’ossimoro “narcisismo samaritano” si intende mettere a fuoco le caratteristiche salienti della forma mentis prevalente nella cultura politica progressista europea e nordamericana nel corso dell’ultimo cinquantennio. A tale scopo occorre mettere assieme gli esiti principali delle trasformazioni subite, grosso modo nello stesso arco di tempo, dal cristianesimo, cattolico ma non solo, con il Concilio Vaticano II, dalla filosofia, con il successo del postmodernismo, e dal socialismo marxista, con il crollo dell’Unione Sovietica e la conseguente crisi dei partiti comunisti occidentali. Il politicamente corretto e l’universalismo cosmopolita propri della nuova sinistra liberale e globalista costituirebbero pertanto l’approdo temporaneo … Continua a leggere »

Tra αἰών e καιρός. Rileggendo Chronos di Alberto Giovanni Biuso

 

Abstract 
La presente nota ripercorre alcune piste riflessive di un volume complesso che, abbracciando l’intera storia della nostra tradizione filosofica, presenta affascinanti proposte riflessive. Nella mia lettura volgo una particolare attenzione all’incrocio del concetto di tempo con l’orizzonte del tragico e la dimensione del sacro, interpellando cinque figure emblematiche: Euripide, Leopardi, Nietzsche, Heidegger, Canetti. 

This note retraces some reflective paths of a complex volume which, spanning the entire history of our philosophical tradition, presents fascinating reflective proposals. In my reading I pay particular attention to the intersection of the concept of time with the horizon of the tragic and … Continua a leggere »

La difficile convivenza tra mistica e speculazione

 

Abstract
Alla difficoltà di definire in senso proprio il misticismo e all’impossibilità di pervenire a una sua caratterizzazione unitaria si può in parte rispondere adottando e sviluppando un approccio meta-cognitivo che miri a coglierne non i contenuti, bensì il modo in cui essi si manifestano e vengono descritti dai suoi interpreti. In tal modo si può valorizzare quello che è stato definito il «misticismo del cuore», liberandolo da quello stato di inferiorità rispetto al cosiddetto «misticismo speculativo» e pervenendo a una sua caratterizzazione pluralistica, libera da connotazioni di fede e di appartenenza. 

The difficulty in defining mysticism properly and … Continua a leggere »

L’Epistola ai Romani di Karl Barth. Il confronto con Paolo e le istanze di rinnovamento teologico e religioso

 

Abstract

Il saggio analizza l’opera pensata dal giovane Barth come un commentario della Lettera ai Romani di Paolo. L’Apostolo scrisse la sua ultima epistola a Corinto nel 57-58. L’obiettivo del teologo svizzero era quello di oltrepassare la prospettiva della “Teologia liberale”, da lui apertamente criticata e proporre una diversa concezione di Dio, chiamata successivamente “Teologia dialettica”.

The paper analyzes the work conceived by the young Barth as a commentary on Paul’s Letter to the Romans, written in Corinth in 57-58. The aim of the Swiss theologian was to go beyond the perspective of the so-called, “Liberal theology” openly criticized, … Continua a leggere »

Il sacro e il trauma. Sul deinòs pònos di Cassandra nell’Agamennone di Eschilo

 

Abstract 

Lo studio si propone di esplorare l’ambiguo rapporto tra sacro e trauma adottando gli strumenti che sono propri della filosofia del tragico, l’ermeneutica e l’etica antica. Per farlo, verrà analizzato il personaggio di Cassandra nell’Agamennone di Eschilo, sacerdotessa ferita e violata dal suo stesso dio, donna – per usare un’espressione della poetessa Candiani – dalle «ferite inguaribili». Il sacro sarà investigato come spazialità mai completamente protetta (come nel caso del theatron e del migadāya) ma anche come tensione e compito etico per una vita illuminata dalla sapienza. Tuttavia, la luce offerta dal Lossìa – il Ritorto, … Continua a leggere »

Sacrificio e innocenza: una declinazione del sacro nel Canone buddhista pāli

 

Abstract 

Nella società indiana al tempo del Buddha il rapporto con il sacro (inteso come alterità, trascendenza o senso ultimo) si declina in una varietà di modalità e combinazioni e, di conseguenza, produce una varietà di figure distinte eppure intrecciate tra loro. Queste modalità e queste figure assumono tratti specifici all’interno delle scritture buddhiste in lingua pāli, in particolare in quelle canoniche. L’esame di passi esemplificativi del Canone buddhista pāli permette di affrancare l’idea di sacro da reti concettuali strettamente teologiche, di mettere in luce la valenza filosofica di questa declinazione del sacro, e infine di individuare gli scenari … Continua a leggere »

«Almeno sposto la polvere». Pensiero e poesia: il mistico

 

Abstract 

Nel loro rapporto intimo e antico, poesia e filosofia rompono gli argini dei confini disciplinari e degli schemi ordinari del pensare. In questo modo hanno la possibilità di attingere alla dimensione del sacro nella specifica forma del mistico nel preciso senso di un legame nella distanza. Distanza dal mondo che però accade tutta nell’immanenza del mondo. 

In their intimate and ancient relationship, poetry and philosophy break the banks of disciplinary boundaries and ordinary thought patterns. They thus have the possibility of drawing on the dimension of the sacred in the specific form of the mystical, in the sense … Continua a leggere »

L’umanesimo e il Sacro. A partire da Marsilio Ficino

 

Abstract 

Il saggio propone una riflessione sul sacro nel pensiero di Marsilio Ficino. Attraverso l’analisi delle opere ficiniane, viene presentata la complessità del concetto non soltanto in contrapposizione al profano, ma anche in relazione a nozioni affini (divino, santo). Ne risulta una peculiare “filosofia della religione” che vede nel sacro, tanto pagano quanto cristiano, la manifestazione della divinità. Lo “svelamento” delle tradizioni sapienziali, accomunate dalla “teologia platonica”, consente di osservare sotto una nuova luce la rivelazione cristiana, nella prospettiva di rinnovamento della fede che lega gli umanisti del tardo Quattrocento. 

The essay offers a reflection on the sacred in … Continua a leggere »

L’arte è una forma di conoscenza?

 

«Il poeta è un essere leggero, alato, sacro, che non sa poetare se prima non sia stato ispirato dal dio, se prima non sia uscito di senno, e non abbia più in sé intelletto. Chi possegga intelletto è incapace di poetare e di vaticinare»1. Platone individua così in poche parole la caratteristica che assimila la poesia al vaticinio: la sua estraneità all’attività intellettuale, la sua mancanza di fondamento razionale, pur non escludendo che possa veicolare qualche verità, come ammette nel Menone. Nella Repubblica il giudizio, esteso anche ad altre forme di arte, come la pittura, si … Continua a leggere »

Note su arte e verità

 

1. L’endiadi «arte e verità» si riaffaccia in modo sintomatico lungo un arco di pensiero teso, come minimo, tra Platone e Heidegger, passando almeno per Aristotele, Hegel, Nietzsche1. Che tale endiadi assuma la forma di una preoccupazione circa la differenza e persino il dissidio tra philosophia e techne poietike (e quindi tra il filosofo e il poeta, dopo il politico e il sofista); oppure di un riconoscimento circa il carattere ben più veritiero della poiesis rispetto a qualsiasi collezione di fatti (e quindi, ad esempio, circa il modo in cui la poesia tragica coglie e mette in … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto Giovanni Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2024 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 -

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