Recensioni

Céline, gli umani, la medicina

Quarant’anni per imparare a lavarsi le mani. Quarant’anni trascorsero dal momento in cui Ignazio Filippo Semmelweis scoprì la ragione semplice e terribile della febbre puerperale, che falcidiava le giovani madri nei reparti di ostetricia di Vienna: medici e studenti passavano dalla dissezione dei cadaveri all’esame delle puerpere senza lavarsi le mani, infettando di morte la vita nascente, la vita data. Quarant’anni trascorsero per l’accettazione della sua scoperta da parte dell’avanzata e illuminata casta medica europea; quarant’anni che ebbero bisogno di Pasteur e delle sue ricerche sui microbi affinché si raggiungesse la sponda dell’ovvietà: prima di passare a un altro paziente … Continua a leggere »

Dalla scomparsa delle “lucciole” a una politica della sopravvivenza

Tra le diverse costellazioni di pensiero che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del Novecento, è indubitabile che la “condizione postmoderna”, profetizzata a metà degli anni ’70 da François Lyotard –cui faceva eco in Italia il “pensiero debole” di Vattimo e altri–, sia  stata quella che più tutte è riuscita a incidere nella coscienza del tempo, nelle dinamiche culturali ed estetiche di quel tornante di fine secolo, probabilmente perché le plurali tonalità soggettive dell’epoca, contrassegnate dalla percezione di un tramonto delle utopie e di un “senso della fine”, meglio corrispondevano a quella sentenza o “dichiarazione di morte” che sia Lyotard sia … Continua a leggere »

La filosofia come genere letterario

Giorgio Colli indaga nel testo La nascita della filosofia il mistero che ne avvolge le origini, con una logica discorsiva che non lascia scampo al dubbio.  Capovolge la ricerca, rendendo l’ovvio, a cui siamo legati tradizionalmente, un’erma bifronte il cui altro volto risulta parimenti plausibile. La filosofia viene intesa, sì, come “amore della sapienza”, tendenza verso quanto non si possiede ancora, ma non è una sapienza di là da venire, piuttosto già avvenuta e già tramontata.

 

«Amore della sapienza non significava infatti, per Platone, aspirazione a qualcosa di mai raggiunto, bensì tendenza a recuperare quello che già era … Continua a leggere »

Baaria, frammenti di Sicilia

Essere siciliani non è soltanto un’identità territoriale ma anche e soprattutto una realtà che scava nell’intimo e crea la forma dell’esser-se-stessi. Tornatore è siciliano, un siciliano che incarna il detto “cu nesci arrinisci” -chi esce dalla Sicilia riesce a divenire qualcuno-. Epperò la Sicilia la si porta nell’anima ovunque si vada, pulsa viva anche più di quando si calpesta la sua terra, anche più di quando si respira la sua aria, anche più di quando si annega nei suoi paesaggi, perché il ricordo è catartico, la rende pura, non contaminata dalla rabbia di chi sa leggere, oltre quel cambiamento soltanto … Continua a leggere »

Tosca, ieri e oggi

All’interno della Tosca di Puccini, recentemente rappresentata al Teatro Carlo Felice di Genova, soprattutto risalta, credo, la straordinaria forza che la protagonista mostra di possedere, commista alla dolce fragilità tipica di una donna dal grande cuore; è possibile udire nella storia della cantante di Roma, comunque non scevra da alcune sentimentali retoriche che sono invece assenti, ad esempio, nella più tarda Madama Butterfly, un deciso ritratto psicologico dei protagonisti e al contempo uno sguardo da lontano sulla ineluttabile distruzione cui va incontro la passione soverchiante, tema sempre caro, questo, all’inquietudine romantica.

Ma parliamo anzitutto della versione genovese.

Lo spettacolo … Continua a leggere »

Bonaparte, gli abiti, le lampade

La Triennale di Milano, in particolare la splendida e ampia sede di viale Alemagna, è dedicata al Design e alle sue diverse manifestazioni. Due tra le mostre in corso esemplificano bene tale intento e la sua varietà. La prima –Napoleone e l’impero della moda– documenta un aspetto dell’età napoleonica e della persona di Bonaparte che di solito non emerge nella sua importanza. Napoleone aveva infatti intuito che il potere è tanto più solido quanto più riesce a pervadere di sé e della propria concezione del mondo la vita quotidiana dei sudditi o dei cittadini. Non bastano le armi, … Continua a leggere »

Riflessioni sulla musica contemporanea

«Se è arte non è per tutti, se è per tutti non è arte»1.

Questa frase di Arnold Schönberg ha accompagnato e accompagna tuttora gli studenti di composizione nel momento in cui si trovino a confrontarsi e a studiare la musica contemporanea.

Riportare alla mente queste parole -quando sorgano inevitabili dubbi sull’effettivo valore musicale e artistico di un brano spesso incomprensibile e incapace di trasmettere altro se non noia- aiuta lo studente smarrito, assalito dal dubbio e sul punto di perdere la fede, a ritrovare fiducia con un procedimento analogo a quello usato dall’angelo che appare in vesti … Continua a leggere »

Q: l’orgasmo del male

Scrivere una recensione del romanzo Q non è un’impresa facile, perché bisognerebbe decidere quale strada privilegiare, il che implica l’esclusione di molti altri spunti che il romanzo offre al lettore. Quella storica è ovviamente la prima scelta, ma non può essere percorsa senza il risvolto filosofico che essa ispira, alimentata anche dal Luther Blisset Project che ha dato vita al romanzo. Il nome dell’autore è infatti, come tutti sanno, uno pseudonimo collettivo dietro al quale una rete di personaggi reali si era assunta il compito di sbeffeggiare il potere, mostrando falle e disvelando ignobili compromessi.

Q narra la storia di … Continua a leggere »

Husserl, Lezioni sulla sintesi attiva

Le lezioni del 1920/21 a Friburgo sulla logica trascendentale -una logica attenta non soltanto agli aspetti formali ma anche alla profonda interazione tra mente e realtà- si compongono di tre sezioni. Nelle prime due viene analizzata la struttura passiva della conoscenza rispetto al dato, il fatto che gli oggetti si impongano a noi con la forza della loro evidenza. L’ultima è invece dedicata alla dimensione attiva della mente nei confronti del mondo, poiché conoscere non vuol dire soltanto registrare dei dati ma inserirli poi in un contesto di significati che diano loro senso e pregnanza.

Nella loro complessa unitarietà, queste … Continua a leggere »

Lezioni di politica: una proposta didattica e non solo

Concordiamo tutti, insegnanti e non, che l’Educazione civica sia importante al pari di qualunque altra disciplina. Eppure nella scuola è considerata ancella di poco valore della storia. E quando si studia, si studia poco e male, poiché è già debole nella sua base programmatica che prevede lo studio di nozioni aride e decontestualizzate. Questo giustifica l’ignoranza diffusissima sul nostro sistema istituzionale la cui rilevante complessità non invoglia i giovani ad avvicinarsi alla politica e non fa sperare in un apprendimento autonomo. Ai visi basiti di molti studenti alla lettura in classe di un quotidiano, si aggiunge il disorientamento dei docenti … Continua a leggere »

Accedi | Gestione | Alberto Giovanni Biuso e Giusy Randazzo © 2010-2024 - Periodico - Reg. Trib. Milano n. 378 del 23/06/2010 - ISSN 2038-4386 - Rivista scientifica per l’Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche.

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