Recensioni
Lo spazio della parola
Premettendo che la ricchezza dei contenuti è senza dubbio la cifra di questa recentissima pubblicazione, è necessario aggiungere che -molto più che in qualsiasi altro testo edito per un qualsiasi pensionamento di un qualsiasi universitario- Lo spazio della parola è attraversato da un’evidente nota affettiva che aggiunge alla scrittura di ciascuno degli autori la giusta tonalità emotiva senza la quale qualsiasi testo sarebbe arido oltre che inefficace.
È quindi corretto cominciare col dire che anche le qualità umane di Malatesta lo rendono un filosofo di prim’ordine, la cui attività non si attesta soltanto in campo logico ma si manifesta in … Continua a leggere »
Francesca Woodman
Parti del corpo che però rimangono sempre colmi della vitalità dell’intero, del dinamismo che assicura la vita anche quando essa è pregna della tristezza densa e antica che le immagini di Francesca Woodman sanno spesso evocare. Una tristezza classica, che affonda nella statuaria greca ma che questa giovanissima artista (1958-1981) seppe ricreare in forme che qualcosa devono, certo, a Man Ray o a Luxardo ma che sono assolutamente originali, sia nella ripresa della tradizione dell’autoritratto sia nella sapienza geometrica dei risultati, anche per l’ironia che trapela, segno per cogliere la finitudine del reale con il necessario distacco. Ed è lei … Continua a leggere »
Pinocchio in Love, Pinocchio in Death
Immagina di entrare in un salone, accompagnato da ragazzi e ragazze che camminano e suonano una marcetta con i loro strumenti -non soltanto i fiati ma anche gli archi-, abbigliati in tutte le maniere, sorridenti ed evidentemente divertiti. Ti siedi, se riesci a trovare un posto libero, e cominci a sentire un’altra musica: la Canzona XVI di Giovanni Gabrieli, uno dei compositori più suggestivi del Cinquecento. Si prosegue con Puccini (Manon Lescaut), Stravinsky (Pulcinella) e ancora con brani composti dagli stessi musicisti che stai ascoltando, i quali mentre suonano si alzano, ballano, fanno un baccano visivo … Continua a leggere »
Persona in meno
La splendida mostra Persona in meno, ospitata tra settembre e ottobre 2010 dal Palazzo Ducale di Genova all’interno della Loggia degli Abati, è una rassegna di opere d’arte contemporanea tutte made in Italy. Già inaugurata durante l’estate presso la sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Guarene d’Alba (CN), questa mostra rappresenta l’ultima tappa della IV edizione del programma di Residenza per Giovani Curatori, grazie a cui ogni anno tre curatori stranieri (nella fattispecie Angelique Campens, Erica Cooke e Chris Fitzpatrick) si avvicinano all’avanguardia artistica italiana affinché venga valorizzata in e fuori d’Italia.
Una cosa non da poco, insomma, … Continua a leggere »
Inception
L’ultimo film di Christopher Nolan ci sorprende per i numerosi temi che mette in scena, per gli stimoli di riflessione che ci regala.
«Qual è il parassita più resistente? Un batterio? Un virus? Una tenia intestinale? No, un’idea. Persistente, contagiosa. Una volta che si è impossessata del cervello è quasi impossibile sradicarla ed è per questo che devo rubarla»
Dom Cobb ruba segreti nelle menti delle persone mentre sognano, quando la mente è più vulnerabile, in bilico tra il sogno e la realtà. Il confine tra realtà e sogno è talmente incerto e indefinibile che Cobb ha bisogno … Continua a leggere »
Il banchiere anarchico
Al giornalista stupefatto il banchiere spiega che non soltanto “è stato” anarchico in gioventù ma che lo “è” ancora, nonostante la ricchezza accumulata, il potere, il monopolio sulla finanza. E lo è assai più dei suoi vecchi compagni di militanza, i quali sperano di distruggere il Capitale eliminando uno, due, tre, decine di capitalisti. Invece è il Capitale che va direttamente attaccato. La sua scomparsa farà svanire i capitalisti, per quanto numerosi essi siano. E qual è il modo più efficace per sottomettere e annullare il potere del danaro? Averne quanto più possibile, non dipendere più da esso, cancellare la … Continua a leggere »
Vivere o morire
Da millenni il dialogo come genere filosofico accompagna lo sviluppo del pensiero umano. Esso sembra a volte proporsi come mera digressione: un modo per farsi meglio capire fuori dai tecnicismi della filosofia, una prova delle proprie capacità letterarie poco valorizzate dalla freddezza del “trattato”, un omaggio alla sua platonica storia; altre volte, con motivazioni teoreticamente più congrue, sembra lo si possa pensare come il risultato di una linea diversa della filosofia, un pensare alternativo (così, ad esempio, sembra a volte adombrare in alcuni luoghi della sua riflessione Maria Zambrano), un tentativo di compensazione, di riequilibrio, la ricerca di un filosofare … Continua a leggere »
Giornale di Metafisica 1/2010
Il Giornale di Metafisica venne fondato da Michele Federico Sciacca nel 1946 e, seppur con alterne vicende, costituisce una delle più costanti e rigorose voci della cultura filosofica italiana ed europea. Al di là dell’ispirazione, pur sempre presente, del suo fondatore, il GdM ospita infatti saggi e dibattiti che toccano i temi più attuali della vita e del pensiero e dà spazio a una grande pluralità di voci, posizioni, studiosi. La Rivista alterna numeri monografici con delle miscellanee. Tra queste, il numero 1/2010 è certamente significativo di un approccio che parte, sì, dalla metafisica ma la declina in modalità che … Continua a leggere »
Il colore della luna
Scrivere non è un’arte facile, esattamente come il vedere non è un’operazione semplice. Paola Bressan ha saputo ne Il colore della luna scrivere bene su quest’attività umana apparentemente tanto lineare nel suo automatismo. I luoghi comuni che sfata, con un linguaggio divulgativo seppur scientifico, divertente seppur serissimo, comprensibile seppur forbito, sono davvero innumerevoli, a cominciare dal fatto che in realtà se si dovesse valutare la capacità del sistema visivo umano sulla base della «minuscola parte dello spettro elettromagnetico che genera in noi sensazioni visive, la luce, […] compresa fra i 380 e i 700 nanometri circa: di fronte alla vastità … Continua a leggere »
The Man from Earth
Una storia sorprendente non è quella inventata dal nulla, ma quella che spinge i confini del reale sin dove non sfiorano asintoticamente il nulla stesso. Non è la creazione che sorprende –perché la creazione è mistero- ma la possibilità dell’impossibile che la ragione umana -reale divinità- dimostra possibile. La storia sorprendente è quella che rende il massimamente estraneo familiare, nel significato inglese, però, che non permette l’accezione di amichevole, ma soltanto di conosciuto. The man from Earth è un film indipendente del 2007, scritto da Jerome Bixby e diretto da Richard Schenkman. mai approdato nelle sale italiane. Inizia e … Continua a leggere »