Dimostrare l’esistenza di Dio. La riflessione di Sofia Vanni Rovighi
Abstract
Nella tradizione filosofica classica e, in particolare, nella filosofia cristiana le prove dell’esistenza di Dio costituiscono il cuore della metafisica. Ciò vale anche per il neotomismo, di cui Sofia Vanni Rovighi è stata un’esponente di rilievo. Il saggio si propone di esaminare le premesse che sono alla base delle dimostrazioni dell’esistenza di Dio nella versione che Vanni Rovighi privilegia, secondo la struttura che individua nelle cinque vie di Tommaso d’Aquino. L’analisi critica di tale inferenza mette in luce alcune incongruenze nel ragionamento che, pur non invalidando l’argomentazione come ipotesi razionale, non consentono di ritenere inoppugnabile la conclusione.
Proofs of God’s existence constitute the heart of metaphysics in the classical philosophical tradition and, mainly, in Christian philosophy. This also applies to Sofia Vanni Rovighi, a promi- nent exponent of neo-Thomism. Because Vanni Rovighi favors a posteriori arguments, the paper aims to examine the premises underlying the demonstration of God’s existence according to the structure on which the five ways of Thomas Aquinas are based. The critical analysis of this inference highlights some inconsistencies in the reasoning that do not allow the conclusion to be considered unobjectionable, while not invalidating the argument as a rational hypothesis.
Parole chiave
metafisica, prove dell’esistenza di Dio, Sofia Vanni Rovighi, cinque vie, contingenza
metaphysics, proofs of the existence of God, Sofia Vanni Rovighi, five ways, contingency
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