Le Scienze

Di: agb
1 Aprile 2023

 

La prima delle scienze è stata l’astronomia, è stato il guardare la cupola che sovrasta l’orizzonte e rimanere sconcertati, intimiditi, afferrati dal luccichio dei corpi che la intessono, dal buio profondo sul quale si stagliano e poi, a poco a poco, dall’assoluta regolarità dei loro movimenti. Una regolarità in qualche modo prevedibile e quindi rassicurante, sapiente. La regolarità per la quale e dalla quale si generarono le matematiche come uno dei molteplici linguaggi volti a comprendere il mondo.
Come luce di senso e di potenza, dal fondo della fragilità umana scaturirono il numero, le geometrie. Le scienze moderne, le nostre scienze, sono un’eco forte e ripetuta delle credenze dello sciamano Pitagora; del misticismo razionale di Platone; del principio di esclusione linguistica di Galilei; del dubbio radicale di Descartes. Il modo in cui noi contemporanei pensiamo e vediamo la Galassia di Andromeda, che illumina la copertina di questo numero 28 di Vita pensata, è frutto di tale percorso fecondo, labirintico, contraddittorio, in parte critico e in parte dogmatico.
Gli ultimi anni, gli anni del Covid19, hanno inferto al rigore delle scienze una ferita profonda. Molti intellettuali e scienziati hanno tradito la loro funzione, figura, compito, trasformando pubblicamente le scienze in dispositivi religiosi e anche in fenomeni da baraccone. Confidiamo che questa fase stregonesca e servile si riveli una parentesi e che le scienze possano aiutare le nostre vite a orientarsi nel labirinto dell’ignoranza che tutti ci sovrasta.
Questo, anche questo, è il significato e lo scopo di uno dei numeri più ricchi e compatti della nostra rivista, arrivata al suo XIII anno. Presentiamo infatti l’epistemologia e le prospettive di filosofi come Rawls, Husserl, Gentile, Feyerabend, Leibniz, Proust, Merleau-Ponty; discutiamo in modo aperto e critico dei rapporti tra scienza, epidemia e principio di autorità; denunciamo il taglio drastico, gravissimo e irrazionale dei fondi destinati alle Edizioni Nazionali di scienziati che hanno fatto la storia della filosofia e delle scienze in Italia; ci occupiamo di temi scientifici di grande interesse e attualità come la neurofenomenologia, la cognizione delle piante, le intelligenze artificiali, compresa ChatGPT; analizziamo le più raffinate modalità di controllo della vita e del sapere dalle esotiche denominazioni di evidence-based practices o evidence-based policies.
La procedura scientifica è per definizione pubblica, ripetibile, controllabile. In caso contrario si tratta di magia, di superstizione, di guru, di sette. Il pervasivo diffondersi di una forma mentis settaria e antiscientifica è una delle conseguenze più devastanti dell’utilizzo politico dei dati scientifici e della prostituzione di troppi studiosi all’autorità. Nei confronti delle scienze (al plurale) non si deve nutrire fede ma argomentazione, critica, falsificazione, superamento, interrogativi. In modo che questi magnifici frutti del pensiero europeo abbiano un futuro in un mondo sempre più tentato dalle sirene dell’irrazionalismo, dell’obbedienza, della rassegnazione.

 

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